ASSENTEISMO INGIUSTIFICATO
L’assenteismo dei dipendenti rappresenta un serio problema per le aziende. Non è facile dimostrare la condotta illecita e quindi alla successiva procedura di licenziamento per assenza ingiustificata.
Il rapporto di lavoro è basato su un patto di fiducia, se quest’ultima viene meno possono nascere contrasti tra l’impiegato, il datore di lavoro e gli addetti alle Risorse Umane.
Il dipendente è chiamato a rispettare l’obbligo di diligenza e buona fede, rispetto all’eseccuzione del contratto. Ma gli elevati tassi di assenteismo e la crescente propensione delle imprese ad affidarsi agli investigatori privati ha dimostrato come questi principi non vengano adeguatamente rispettati.
L’assenteismo può configurasi in reati come la truffa ai danni dell’azienda o alla falsa dichiarazione. Come ad esempio un falso certificato medico che attesti malattia o invalidità inesistente o abuso della legge 104/1992 .
Non è da escludere che l’assenteismo ingiustificato serva a mascherare attività parallele come un secondo lavoro o attività ludiche che nulla hanno a che fare con l’ambito lavorativo.
In questi casi, se l’azienda sospetta un’assenza ingiustificata, può assumere un investigatore privato per comprovare l’inadempimento contrattuale, per poi procedere con il licenziamento per giusta causa o con un richiamo o multa.
